Claudia Palombi

Inizio
– Nata a Roma, figlia di cantanti lirici. Fin da bambina vive in teatro. Perciò ha l’opportunità di guardare il “giocattolo” da “dentro” e di capire che teatro vuol dire disciplina, allenamento, fatica fisica. Intanto scrive le prime poesie, partecipa alle recite scolastiche, poi a filodrammatiche. Diventa attrice professionista ancora adolescente.

Studi
– Maturità classica conseguita a Roma, quindi laurea in Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo conseguita a Bologna nel 1983, argomento della tesi: L’attore di tradizione tra memoria e mestiere nel primo Novecento italiano, relatore il prof. Fabrizio Cruciani, correlatore il prof. Claudio Meldolesi; la tesi diventerà il suo primo libro pubblicato.

– Lingue: francese; tedesco; inglese

– Formazione olistica: diploma in erboristeria conseguito all’Università di Urbino; attestati nelle discipline “shiatsu” con Nadine Crégut e “Feldenkrais” con Jessie Leibovici; diploma W.A.B.A. come operatore “watsu” con Harold Dull.

Attrice
– Partecipazione attiva a numerosi festival e seminari teatrali e studio di tecniche espressive, in Italia e in Europa, con maestri  quali Zigmunt Molik, Roy Bosier, Andrzej Leparsky, Olli Hauenstein, Carla Muzzioli Cocchi, Dagmar Lorenz, Torgeir Wethal; attestati di corsi con maestri quali Ichikawa Ennosuke III, Eugenio Barba.

– Alcuni anni di attività all’interno della Cooperativa Teatrale “Il Gruppo Libero” di Bologna, interpretando ruoli di primo piano in numerosi spettacoli (Il tamburo di panno, L’accordo, Le allegre comari di Windsor, La giovinezza di Gennaro, I coniugi Snowden, Capitano Ulisse, Le canzoni del tabarin, La bella e la bestia), e contemporaneamente organizzando incontri, dibattiti e seminari sul lavoro dell’attore o su problemi teatrali specifici (ad es. il Primo Convegno internazionale sul Cabaret, Rimini, giugno 1981). Negli anni ’90 si dedica principalmente alla didattica e alla regia; tuttavia dal 1999 torna in scena, inizialmente con il gruppo “Fateteatro” poi come one woman show e lo fa tuttora.

– Attrice in vari programmi radiofonici e televisivi della R.A.I.

Regista
Radio – Dal 1983 – anno di ideazione e regia del programma radiofonico Racconti del teatro che fu, interviste e memorie di vecchi attori italiani – lavora per la R.A.I. con la qualifica di “programmista regista”, realizzando programmi culturali radiofonici, nonché dirette di attualità e giornalismo come conduttrice; fa inoltre l’aiuto regista in programmi radiofonici e televisivi, sempre per la R.A.I.

Teatro – Con la FASp, dal ’91 al ’96: Il lungo pranzo di Natale; Il congresso degli uccelli; Gianni Schicchi; Sei attori in cerca di personaggio, Demoni nomadi. Con il Fateatro: Il Narratore (1999); Duemila e una storia (2000); Il conto della conta (2001). Teatro di narrazione: Babajaga racconta (2002), Arkana Morgana (2003), Argante racconta (2005) Fata Indovina (2006/2016).
Per l’UNICEF: regia e libretto dell’opera Il viaggio della Pigotta.

Progetti culturali – Ideazione ed organizzazione del Premio Nazionale BiancaMaria Pirazzoli, (2008 prima edizione) e del conseguente Progetto Artura (2009) a Bologna, teatro San Martino, con regia dello spettacolo vincitore Alice, oh che meraviglia e due versioni registiche con due diverse attrici del secondo classificato Che oggi torna a casa. Seconda edizione del Premio, 2018, nei teatri Corte a Coriano e Pazzini a Verucchio, gestione Compagnia Fratelli di Taglia.

Didatta
– Conduce numerosi laboratori teatrali, sia aperti alla libera utenza, sia svolti in scuole inferiori, medie e superiori. Alcune materie: training di base, espressività corporale e vocale, interazione nello spazio, dizione, improvvisazione e composizione teatrale. Dal 1990 al 1996 è condirettrice della FASp – Scuola di Formazione allo Spettacolo – della compagnia teatrale Fratelli di Taglia a San Giovanni in Marignano e Rimini, dove insegna dizione e recitazione; materie che, insieme all’uso della voce, dal ’98 a tutt’oggi insegna in corsi CEE e, dal 2002 al 2006 all’Accademia dello Spettacolo di Grosseto e dal 2001 ad oggi al Centro di Espressione Teatrale (FC) gestione compagnia Fuoriscena, inoltre conduce numerosi laboratori sull’uso della voce per professionisti di varie discipline con necessità di parlare in pubblico.

– Introduce in Italia e affianca come assistente e traduttrice dal francese il prof. William Weiss in due tournée di diffusione del suo metodo Educare la voce in università statali e private (2004 e 2007).

– Porta in pubblico l’incontro/spettacolo Ermete Novelli, racconto storiografico e aneddotico della carriera del grande attore. Tiene su di esso lezioni all’Università di Roma e all’Accademia dei Benigni a Bertinoro.

– Conduce corsi di Ginnastica armonica, un proprio stile di lavoro sul corpo-mente. Nel 1996 fonda l’Associazione Culturale Solidago, che gestisce seminari di ben/essere, corsi di ginnastica armonica, corsi di tecniche espressive, laboratori teatrali, spettacoli, mostre ed altri eventi culturali.

Scrittrice

Testi teatrali:
Storie di due clowns alla luna (a due mani) tenuto in repertorio da Il Gruppo Libero dal 1981 al 1985.
Gianni Schicchi (1994) messo in scena con i Fratelli di taglia.
Il Narratore (1999), Duemila e una storia (2000), Il conto della conta (2001) messi in scena con il Fateatro.
Argante, Bea e gli altri (2002) e La spirale magica (2005) messi in scena dall’Accademia dello Spettacolo di Grosseto.
Babajaga racconta (2002), Arkana Morgana (2003), Argante racconta (2005), Fata Indovina e il segreto di Argante (2007) e vari altri titoli con Fata Indovina (2007/2016) spettacoli di narrazione in cui si esibisce in scena da sola o con Giovanni Moretti.
Il viaggio della Pigotta (2017) libretto dell’opera, musicata dal maestro Valentino Corvino

– Testi pubblicati:
Il gergo del teatro. L’attore italiano di tradizione, Roma, Bulzoni, 1986
Ermete Novelli. La sua arte, il suo teatro, Rimini, Guaraldi, 1994
Fa-Re teatro nella scuola, Roma, Armando, 1998
Argante, Bea egli altri, Roma, Armando, 1998
L’avola di Anzola, in Un prato di fiabe, 6° Concorso, Prato, Ed. Artcolor, 2000
La spirale magica, Roma, Armando, 2003
Gloria Muccalesta Superstar, Firenze, Giunti, 2007
Pesciolino dove sei?, Modena, Panini, 2008
Happyfònia e il mistero del bene perduto, Roma, Armando, 2008
Prefazione in Monologhi al femminile, Perugia, Edizioni Corsare, 2008
Il Pitone Pappatutti, Firenze, Giunti, 2011
Indovina l’avventura dell’orsetto, Casalecchio di reno (BO), Fatatrac, 2012
Filastrocche per chi vuole fare i giochi di parole, Cesena, Edizioni Sì, 2013
Disegna colora impara con IRIDINO, Bologna, Fatatrac, 2017
Prefazione in Monologhi al femminile DUE, Perugia, Morlacchi Editore, 2018
Nel seno del tempo – Poesie – SwanBook Edizioni, 2019

– Traduzioni dal francese:
G. Banu Peter Brook, Firenze, Usher, 1994
É. Decroux, Parole sul mimo, Roma, Audino, 2003
Rita El Khayat, N-èmica, Roma, Avagliano, 2008
Yves Lebreton, Ètienne Decroux, Titivillus, Pisa, 2015

– Curatele:

Renato Federighi, Il Canto Fisiologico, Perugia, Brufo Editori, 2002
W. Weiss, Educare la voce, Roma, Audino, 2002
Renato Federighi, Il Canto Fisiologico, Perugia, Edizioni Corsare, 2011

– Premi e citazioni:
Segnalazione di merito alla VI edizione del premio “Itinerario poetico” (Roma, 1999) per il racconto Il treno.
Finalista alla VI edizione del premio “Un prato di fiabe” (Prato, 2000) con la fiaba L’avola di Anzola.
Menzione d’onore alla V edizione del concorso internazionale Sulle ali delle farfalle, i Celti tra realtà e fantasia (Bordano, 2001) per la fiaba La spirale.
Vincitrice del concorso Il racconto del nonno (Vallo di Nera, 2001) .
Finalista alla II edizione del “Premio Colette Rosselli” 2005 con La spirale magica.
Premiata al concorso “Anna e le altre” (Sirmione 2017) per la poesia Ricordando Anna Magnani
Diploma di merito alla “Prima Edizione del Concorso Internazionale di Poesia Città di Montegrotto Terme 2018” per la poesia A mia madre.

Ideatrice e coordinatrice del premio
BiancaMaria Pirazzoli

La mia filosofia

Un comportamento mi guida da tempo; acquisitane consapevolezza, è diventato un pensiero e uno stile di vita:
Le cose sono: tutto dipende da come si reagisce
Non sempre possiamo influenzare né tanto meno cambiare i fatti; ma sempre possiamo decidere come reagire, come rispondere, cosa fare. Possiamo incanalare la nostra energia e agire sul nostro sentire.
La reazione diventa la nostra azione.
Non a caso gran parte della mia formazione proviene dal teatro: non c’è teatro senza azione, e l’azione muore se non c’è reazione. Quanto più guido la mia reazione e forgio la mia nuova azione, tanto più sono padrona della mia vita, del mio essere, sono in empatia, sono resiliente.
Il titolo di questo spazio l’ha impostato un amico, il webmaster Tino. La mia filosofia: mi ha quasi intimorito.  Poi, considerando che filosofia è amore per il sapere, modo di vita, pensiero… Dal pensare al fare – in greco poiêin =  fare, creare  – nasce la poesia. L’atto concreto. Ancora azione.
Aggiungerei un motto latino, che era caro anche a Italo Calvino:
Festina lente
Agiamo e reagiamo, con cautela, ma senza indugi.

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